M′INCANTO
un progetto di educazione all′ascolto per il sostegno alla genitorialità
“Prima del senso c’è il suono, prima delle parole c’è la voce. Quella voce ha potere sulle cose: le chiama all’umanità, le rende umane”
B. Tognolini
La proposta di attivare un intervento che favorisca una riflessione e che valorizzi il ruolo genitoriale nel non facile compito della “Educazione primaria” tiene conto dei cambiamenti sociali che intervengono nelle trasformazioni dei nuclei familiari, che condizionano molto da vicino la vita dei figli; del cambiamento del contesto economico di riferimento, alla fine di una pandemia che spesso disegna scenari familiari e sociali diversi rispetto al passato, che possono condizionare i comportamenti nel gruppo familiare; dell’uso delle nuove tecnologie che si sono utilizzate e che si utilizzano nelle famiglie e nelle scuole anche con i più piccoli, che hanno trovato per loro spazi di permissività diversi rispetto al periodo precedente la pandemia.
I laboratori che si propongono sono rivolti alle famiglie dei bambini che frequentano la scuola dell’infanzia con l’obiettivo di offrire loro forme di supporto per poter affrontare al meglio le sfide educative che investono anche il rapporto interpersonale e la relazione con i figli.
Il progetto M′INCANTO, a cura di Cristina Menozzi e Silvia Rubes, è un invito a giocare con le belle parole e coi suoni che incantano, è un invito a promuovere le pratiche di ascolto in famiglia. Le docenti per sostegno alla genitorialità intendono tutte le attività che abbiano come scopo la cura e la responsabilità educativa dei genitori, lo stimolo al loro ruolo educativo e il supporto a pratiche educative in sinergia con figure di esperti e professionisti dell’educazione. In quanto artiste della musica e della parola, lavorano affinché la parola poetica, in senso lato, intesa anche come racconto, e la musica, in tutte le sue forme, possano diventare uno strumento mediatore nella relazione genitori e figli. Nell′ottica di considerare l’arte in generale come ottimo strumento per l’educazione dei bambini. Da sempre e in tutte le culture i bambini sono stati educati all’arte della parola attraverso il racconto e la narrazione delle storie da parte di un adulto che così facendo comunicava loro valori, tradizioni, idee, a volte anche domande, a volte dava risposte sulle domande fondamentali dell’esistenza, sulla creazione del mondo, suggeriva soluzioni a nodi psichici, paure, difficoltà. L′idea è che il percorso sulla parola e sull’educazione alla parola parlata e ascoltata non possa farsi staccato da un approccio anche musicale; la musica è gioco e l’ascolto di musica eseguita dal vivo crea un ambiente magico, vivo, vibrante. Inoltre prima di essere significato o immagine la parola è musica. L′educazione all′ascolto è esercizio che consolida e costruisce relazioni efficaci, autentiche, relazioni che si costruiscono nello sforzo teso a rendere abitudine una buona qualità della comunicazione.
Esperti: Cristina Menozzi musicista, psicomotricista, formatrice esperta di educazione all’ascolto e Silvia Rubes, attrice, formatrice, esperta di educazione all’ascolto e alla lettura; collaboriamo unendo le nostre competenze artistiche in una ricerca attiva da anni sui linguaggi artistici come mediatori di relazione e di incontro. La nostra specificità è l′attivazione di pratiche di educazione all′ascolto, rivolte alle famiglie e che includono percorsi di ascolto di musica e racconto dal vivo.
Obiettivo del progetto: sensibilizzare e sostenere i genitori ad attivare una relazione di ascolto coi propri figli attraverso l’arte della parola e l’arte musicale intese come pratiche di benessere.
Attività: Musica dal vivo, canzoni anche da imparare e cantare insieme, esplorazioni sonore (carta, legno, strumenti, elementi naturali, oggetti…) narrazione, con il supporto di teatrini e kamishibai, di storie e fiabe della tradizione, storie in rima, letture ad alta voce.
Come partecipare: Prenotare direttamente presso le biblioteche che accolgono il progetto.
2 e 9 marzo 2024, ore 10:00 - Biblioteca Gronchi Pontedera
2 e 9 marzo 2024, ore 16:30 - Saletta di Bartolo Buti
6 aprile 2024, ore 10:00 e ore 16:30 - Teatro Lari
Aggiornato al 19/04/2024